Intervista_Tamburrino - MissionariDiBigene

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Amici in Missione - NOVEMBRE 2013

Intervista a Mons. Tamburrino,
Arcivescovo di Foggia-Bovino

25 Novembre 2013 - Carissimi amici, vi propongo una piccola intervista che mi sono permesso di compiere al nostro amato Vescovo di Foggia-Bovino, Mons. Francesco Pio Tamburrino, al termine della sua visita presso la nostra missione di Bigene (Guinea-Bissau), dal 7 all’11 novembre. Il Vescovo, accompagnato da tre amici sacerdoti, da due Suore Figlie della Chiesa di Roma e da una giovane foggiana, ha potuto "incontrare" la missione.
La condivisione di vita con i missionari a Bigene (don Marco ed io, le Suore Oblate del S. Cuore) e soprattutto l’incontro con la popolazione locale hanno permesso a Mons. Francesco Pio di lasciarci alcune sue preziose riflessioni che ho il piacere di condividere con voi tutti.



In quei giorni intensi, abbiamo potuto dialogare con il capovillaggio di Bigene e la delegazione dei responsabili locali musulmani, con la giovane e promettente comunità cristiana di Baro (il villaggio più grande dopo Bigene) che aveva invitato anche i responsabili musulmani di quel villaggio, con nuovi fratelli del villaggio di Samudje dove alcuni abitanti ci chiedono di diventare cristiani (inizierà anche qui la prima evangelizzazione), con tutti gli animatori delle catechesi dei villaggi che si sono riuniti a Bigene, assieme ai catechisti, in una domenica piena di luce. Forse quest’ultimo è stato l’incontro più significativo: il Vescovo ci ha accompagnato verso la conclusione dell’Anno della Fede e le oltre 70 persone presenti sono state edificate dalle sue parole lungimiranti.
Abbiamo anche trovato il tempo per una bella meditazione, che Monsignore ha offerto ai Missionari che vivono a Bigene e agli ospiti presenti. Sono state giornate piene di comunione, per le quali mi sento di ringraziare il Signore con tutto il cuore.
Ecco le mie semplici domande e le importanti risposte di Mons. Francesco Pio.

Monsignore, questa è la quarta volta che Lei ha potuto visitare Bigene. Cosa riesce a vedere del lavoro della nostra Missione?

Ho potuto osservare chiaramente due fenomeni che riguardano la Missione di Bigene.
Il primo è la stabilità delle persone che simpatizzano e vogliono aderire alla Chiesa Cattolica. Persone che hanno già fatto un cammino e che desiderano terminare l’itinerario della formazione cristiana.
La seconda impressione riguarda il numero delle persone che sono incamminate, un numero che è in continua crescita, con l’adesione di nuovi villaggi e prospettive di ulteriori ampiamenti. Tutto questo mi fa pensare agli sviluppi della Chiesa Apostolica che Luca, negli Atti degli Apostoli, scandisce con la frase "Il numero dei credenti andava aumentando e la Chiesa di Dio si rafforzava".
Questa è la mia impressione: una comunità cristiana che sta crescendo, si consolida e si apre ad un futuro ricco di benedizione.

Allora Lei è felice di quello che ha visto?
Sono veramente felice di quello che ho potuto constatare nella crescita e nel consolidamento della comunità. Anche perché non mi sono state nascoste le difficoltà dell’evangelizzazione e della inculturazione nella vita dei guineensi. La prova è nelle difficoltà che incontrano i cristiani. Per me sono un modo con cui Dio verifica e purifica le intenzioni di coloro che aderiscono alla fede. Sarebbe pericoloso voler desiderare un cammino pianeggiante e diritto. La fede, per essere seria, è esigente e chiede ai credenti di passare attraverso il fuoco e l’acqua per arrivare alla salvezza.
Questa mi pare la situazione in cui vedo la nostra Missione di Bigene.

Che cosa si porta a Foggia da Bigene?
Di Bigene mi porto un senso di freschezza e di motivata adesione al cammino cristiano. Nulla è scontato e automaticamente trasmesso di generazione in generazione, perché qui c’è un inizio di vita cristiana in cui lo Spirito dimostra di essere Lui il protagonista dell’evangelizzazione.
E questa freschezza è il dono di cui Foggia e le chiese di antica tradizione hanno bisogno in questa fase di stanchezza e di ripiegamento.
La nostra missione ci spinge a diventare noi stessi, ovunque, missionari!"

don Ivo Cavraro, missionario fidei donum a Bigene (Guinea-Bissau), 25 novembre 2013.

Diario della visita

Diocesi Foggia Bovino

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