Una macchina indispensabile
8 Settembre 2013 - Alla fine ci siamo decisi. Abbiamo ordinato una nuova macchina per don Marco.
Senza, la sua opera missionaria è bloccata. Avere due missionari con una sola macchina è un po' come avere un solo missionario.
La missione di Bigene serve infatti 58 villagi su un territorio esteso per più di 300 km quadrati. E questi villaggi sono collegati tra loro per lo più da sentieri, in mezzo alla vegetazione, a volte da strade sterrate, non esistono strade asfaltate a Bigene. Avere due macchine ci consentirebbe di lavorare indipendentemente l'uno dall'altro, soprattutto adesso che don Marco comincia ad essere padrone della lingua locale, il criolo, e oramai è conosciuto in tutti i villaggi.
Abbiamo ordinato una Toyota Hilux Pick Up 4x4 diesel. Direttamente a Parigi per avere lo sconto riservato ai missionari. Grazie allo sconto ci costerà 21mila euro, trasporto incluso, mentre in Italia la stessa macchina costa 34mila euro.
Don Marco, insieme a Giusy, missionaria laica della diocesi di Foggia-Bovino presso la Curia di Bissau, accanto a una macchina simile a quella ordinata.
Qualcuno si chiederà: ma era proprio necessaria una macchina così grossa? Guardate un po' come sono le strade vicino a Bigene, quando ci sono le strade:
Una tipica strada di Bigene
Guardate le ruote e il conteiner come si piegano
Le cose si complicano quando piove...
Senza macchina un missionario non può evangelizzare, non può portare cibo e medicinali, non può aiutare le persone che hanno bisogno.
Come quando don Marco stesso il 24 giugno scorso è andato a prendere in un villaggio una donna che stava per partorire e poi ha partorito lungo la strada.
Oppure come don Marco stesso ricorda di aver fatto quest'estate con la macchina di don Ivo mentre era in Italia:
"- quando ho caricato una moto
- quando una donna mi ha chiesto un passaggio ed ha detto "aspetta un attimo" e si sono presentate in 15
- quando nel viaggio di ritorno da Bissau cantavo le canzoni degli Pseudofonia
- quando una donna mi ha detto se poteva aricare alcuni bidoni, erano 17 da 20 litri ciascuno
- quando stavo accompagnando una donna in partoriente all'ospedale, ma non ho fatto in tempo (leggete il post "una storia incredibile" del 24 giugno)
- quando nel secondo viaggio di ritorno da Bissau ho fatto una bellissima chiacchierata con Joaquim e mi sono fatto spiegare tante cose della cultura locale
- quando ogni volta che passo da Liman ibambini mi dicono "Padre bola". Lo devo comprare un pallone
- quando ho accompagnato piú di 20 bambini a kapal, dopo la festa della parrocchia
- qundo sono andato almeno 10 volte in una settimana a Bambea, per 10 motivi diversi
- quando ho caricato lo zinco che serviva per la costruzione del tetto di una chiesa
- quando dopo la messa dalle suore al mattino ci sono una decina di bambini,anche molto piccoli, che mi aspettano per avere un passaggio a scuola (il tragitto é breve, ma a loro piace tanto andare in auto)
- quando siamo andati a raccogliere la legna nel bosco per la festa e per poco non mi staccavano un orecchio
- quando ho incontrato i ragazi della scuola che a fatica portavano i sacchi con il riso e sono stati contenti del passaggio
E' vero che i viaggi sono tutti buche, polvere e sobbalzi, ma quanti incontri e quanti ricordi."
L'auto non sarà intestata a don Marco ma alla diocesi di Bissau perché è una macchina a disposizione dei missionari e rimarrà per chi verrà dopo don Marco e don Ivo. Dovrebbe arrivare per fine settembre. Il tempo di fare libretto, targa, assicurazione ed entro ottobre dovrebbe essere operativa.
21mila euro sono un affare ma comunque una grossa cifra per una missione piccola come la nostra. Ma veramente, come spiegato prima, non si poteva fare a meno di comprarla. Ecco perché ci sentiamo di proporre ai nostri amici che volessero aiutarci, oltre che i progetti della missione, la possibilità di fare una donazione anche per l'acquisto della macchina.
E' sufficiente fare una donazione con causale "Auto per i missionari".
Nel frattempo don Marco si è procurato un vecchio Bravo della Piaggio un po' tutto arrugginito, il fanale e selllino tenuti insieme da del nastro adesivo, il tappo del serbatoio sostituito dalla punta di una pannocchia di granoturco. Finché regge... e in ogni caso come spiegato non è un mezzo adatto alle strade di Bigene, la macchina è veramente indispensabile.
Il "nuovo" motorino di don Marco. Finché regge...
Don Marco in sella al Bravo. Sullo sfondo "Segezia" l'auto acquistata da don Ivo con le prime offerte per la missione.
A proposito: come la chiamerà don Marco?
Grazie a tutti i nostri amici che ci aiuteranno in questa grossa ma indispenabile spesa per la missione!